Perchè a noi il teatro dell’assurdo ci fa un baffo

Ambientazione: saldi in centro storico,  negozio per bambini griffati.  Non dovrebbero consentirmi di partorire certe idee.
‘Ma che bel ragazzo…e poi mi sembra anche buono!’  Osserva la commessa adulatrice, ignara di cio’ che sta per accadere.
‘Insomma…. sappia che nei negozi dà il peggio di sè, penso l’abbia programmato il papà   ehm.. altalenante, si’, definiamolo di umore altalenante  (se potessi fare due chiacchiere con il Genio di Aladdin o una  stella cadente in questo momento ordinerei un bel figlio-soprammobile.)  Ecco, noi cercavamo un piumino invernale, magari un po’ abbondante in modo che possa andare anche per il prossimo anno…’
Nel mentre, inizio a percepire un  certo  subbuglio  ai piani bassi: la manina che fino a quel momento era  stata fedelmente attaccata alla mia si sta sfilando… ecco che entriamo  nel  mood da shopping e in men che non si dica il bambino modello si trasforma in un  gianburrasca  sbraitante  e bramoso, manco lui sa di cosa.   Acqua? Cibo? Libero sfogo alla fantasia , perchè purtroppo il linguaggio non rientra ancora nelle nostre skills.  Improvvisamente ho un lampo di genio:  Iphone! Ma che stupida, è quello l’oggetto del desiderio…Benedetta  Apple, che mi permetterà di tenerlo sedato per i cinque minuti della prova abito.
Con prontezza  glielo allungo  mentre la commessa, apparentemente tranquilla, si appropinqua per infilargli la prima manica di un elegantissimo piumino Ralph Lauren.  ‘Non si preoccupi, siamo abituate…’ Mi rassicura.
Peccato che il forsennato non sia molto dell’idea di mollare la presa, non lo baratterebbe neanche con una una pizza margherita fatta da Bonci in persona.   L’ingegnosa malcapitata , assurta al ruolo di protagonista del teatrino nonsense, promette  senza pudore leccornie e giochi (inesistenti) per fargli passare il telefono da una mano all’altra.
Si aggiudica l’Oscar riuscendo  a bardare il nano, che ora manifesta una calma sospetta.
Essendo le variabili tutte positive (taglia e sconto del 50%), sono quasi  orientata all’acquisto… ma perchè  non concludere in bellezza  con un’altra delle mie brillanti idee?
‘Amore mi dai un attimino il telefono che ti faccio una foto da mandare alla nonna?’
Ringhio.
‘La giacca è un suo regalo, è giusto che la veda! Dai tato, solo una foto!’
Non ne vuole sapere. Per accelerare i tempi  lo afferro dalla sua mano, presagendo il disastro.
Il piccolo Attila si scaraventa a terra  in un turbinio di urla e contorsioni che devi provare per credere.
La commessa riprova ad ammansirlo ma invano, io intervengo e mi preoccupo subito di mettere in salvo il piumino (che ovviamente prolungherà il suo soggiorno nel negozio) e sbrigare le pratiche di scuse e saluti alla velocità della luce, avvampando per l’imbarazzo.
E poi mi dicono che sono esagerata perchè lui è buono.  Se lui è buono tenetemi  alla larga dai cattivi, per l’amor del cielo.
Mamme, ho bisogno di solidarietà: solo io ho il privilegio di trovarmi  in queste situazioni surreali? Astenersi risposte positive, grazie!

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A proposito della foto, questo è il meglio che siamo riusciti ad ottenere.

Interazioni pupo-canine

Lui la vede.

Lei avverte il pericolo incombente e strabuzza gli occhi.

Lui le si fionda addosso.

Io non la invidio per niente.

Lei non sfrutta la sua capacità di fuga  (continua a subire un’inspiegabile attrazione nei confronti del nano).Immobile, soccombe a uno squilibrato che la scambia per un cavallo e utilizza il suo pelo come maniglia di sicurezza, emettendo sadici versetti stile colpo di tosse che danno voce alla soddisfazione del momento.

Immediatamente si materializza nella mia testa il parallelo tra mio figlio e il dottor Stranamore di Peter Sellers.

Atterrita, riporto il folle ai piani bassi e, prima che dalle sue dolci labbra escano parole tipo “Mein Fuhrer, galoppo!”, gli ripeto per l’ennesima volta la pappardella: ” Tato devi aprirela manina e alla cagnolina devi fare  CAAARI!”

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Essere mamma oggi

In questo primo anno di interesse per Pupolandia (già, perchè prima bavaglini e barbapapà  chi se li filava?) ho avuto modo di entrare in contatto anche con il mondo delle neomamme.
Pur non essendo fan delle classificazioni, ho stilato un piccolo elenco di alcune tipologie di  primipara che mi sono saltate all’occhio, con la sola intenzione di farci due risate enfatizzando le reazioni comportamentali delle mamme alla prima esperienza.

Mamma spavalda: si aggira per le vie del centro a testa alta con sorriso da stregatto stampato sulla bocca, ostentando sicumera e serenità post-partum a tutti i passanti. Che nonostante tutto dirottano l’attenzione sulle grida provenienti dalla carrozzina. Read more…

To Paris with love?

Con circa un secolo di ritardo,ecco un piccolo resoconto, punto di vista del poppante incluso,del nostro romantico week end parigino.

Comincerei parlando di delizie culinarie: che meraviglia questo Petit déjeuner (e chi l’avrebbe mai detto?)! Tre croissants (piccoli!) e un pezzo di baguette divorati lasciando di stucco il proprietario del b&b, che non si capacitava di come il frugoletto, che ogni mattina lo salutava con un gnam-gnam, potesse ingurgitare una banana in venti secondi. Tra le altre cose, il padrone di casa deve essersi amaramente pentito di aver addobbato la camera con ogni gingillo esistente sulla faccia della terra, creando ad hoc un paese dei balocchi per il piccolo tsunami, che appena entrato si è fiondato ad “esplorarla” in ogni angolo con le sue aggraziate movenze. Read more…

God bless the bread

Se la Reincarnazione esiste, voglio rinascere panettiere.  Durante la mia vita precedente (quella da non-mamma)  non ero una assidua frequentatrice di  forni, ma grazie a mio figlio mi sono fatta una cultura mostruosa   in materia di  crocette, grissini, tartarughe e sfilatini.

Adesso che ci penso anch’io sono abbastanza  farinacei-addicted, ma lui deve avere un problema:  non chiedetemi  come , è in grado di divorare crostini sin dai tempi  in cui la sua formazione dentale era pari a zero.Giusto il tempo di pagare  il conto, voltarsi e il primo è svanito nel nulla: o ho partorito  il mago Silvan (e non glielo auguro) o, piu’ probabile, lo ha già sbranato. Entro  due  secondi  comincia a urlare . Read more…

La fame viene aspettando

Se vostro figlio appartiene alla categoria dei mangioni, vi assicuro che potrete  vivere la preparazione delle sue pappe come un’esperienza pressoché ludica.  Vi accorgerete di come, sostituendo  a rotazione gli ingredienti, il risultato non cambi: il mangione è sempre  disposto  ad ingurgitare copiose quantità di quella  portata  unica  che, pur inglobando  antipasto, primo secondo,carboidrati ,proteine e vitamine,  dal nostro gusto un po’  attempato  è  etichettata  sempre e comunque come   sbobba insapore. Read more…